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In una notte senza luna

  • Immagine del redattore: Gi
    Gi
  • 12 mag 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Performing Media 

l'uso del proprio corpo, cambiando nell'era digitale.



Opera di Michele Sambin.

Contemporaneo


"In un luogo all'aperto, lontano dalle luci sentiamo piccoli suoni di violoncello"


L'opera è stata realizzata in un oliveto secolare, a Ortigia, dove il protagonista è la pittura di luce, consentendo all'artista di dipingere rimandando al concetto di "live" in presenza dei suoi spettatori.

L'aiuto della pittura, sulla video proiezione è dato dal paesaggio che forma una forte profondità grazie ai suoi alberi.

La luce colpisce determinati materiali e il pennello digitale fa emergere dal buio immagini immateriali che si materializzano sulla superficie reale degli olivi.

E' stato ispirato per far nascere delle nuove idee da tecnologie semplici.


L'artista da sempre interessato all'incrocio delle varie arti: cinema, teatro, musica, pittura, fino al video e al digitale.

Precursore della performance nel suo dialogo con le arti, seguendo la ricerca del rapporto tra immagine e suono, poi tra corpo, gesto e spazio. 

All'interno di quest'opera tutti i suddetti elementi sono messi in gioco, senza definizioni prendendo vita.





"Dal buio emerge una figura.

Un segno di luce la illumina, lei si allontana."





Esplora la luce in maniera creativa unendola alle arti e a tutti i mezzi di riproducibilità tecnica per valorizzare la loro straordinarietà dell'essere "nel tempo reale".


"La figura invita gli spettatori a entrare nello spazio di luce_suono_natura

e a farne particolare esperienza.

A farsi paesaggio."






Desiderio,

è lo stimolo dell'uomo,

motore dell'evoluzione







Michele Sambin,

il suo desiderio era di non separare la musica dalla pittura, pertanto utilizzò nuove tecniche; all'inizio la pellicola poi attraverso due tecnologie rivoluzionarie, passò al computer e al video. All'inizio del suo percorso il video era in bianco e nero senza possibilità di montaggio.

Pensò che il video aveva la capacità di comunicare idee, pensieri ma doveva esporli in tempo reale. Ruppe cosi, la linearità, non c'era ne un prima ne un dopo.

Il video come strumento che gli concesse di fare cose reali, che la realtà non li concedeva.



Performing Media, il corpo che sta agendo diventa schermo

Anche le mani invecchiano,

1979 - Galleria del Cavallino


Michele Sambin.










WbG















Performing Media:

il corpo che sta agendo diventa schermo.






 
 
 

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